VIVIAN MAIER

ANTHOLOGY

dal 7 settembre 2023 al 28 gennaio 2024

I BIGLETTI SI POSSONO FARE DIRETTAMENTE ALLA BIGLIETTERIA DEL PALAZZO
ULTIMO INGRESSO ORE 19 CHIUSURA ORE 20

A Palazzo Pallavicini dal 7 settembre 2023 torna dopo cinque anni una delle mostre più attese, Vivian Maier ” Anthology”. Una grande esposizione con 140 opere interamente dedicata alla “Tata fotografa”  La mostra a cura di Anne Morin e Francesca Bogliolo, è prodotta e organizzata da Pallavicini Srl di Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci in collaborazione con diChroma photography.

Biglietto Giornaliero

Biglietto
Open

Bonus
App18

Bonus
Docenti

Visite guidate

VISITA GUIDATA
10/03 - h21

ORARI DI APERTURA

  • Aperto da giovedì a domenica dalle 11.00 alle 20.00 la biglietteria chiude 1 ora prima (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • Chiuso da lunedì a mercoledì

APERTURE STRAORDINARIE 

  • 4 ottobre 2023 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 1 e 2 novembre 2023 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 8, 24, 28, 29, 30 dicembre 2023 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 31 dicembre 2023 dalle 11.00 alle 18.00 (ore 17.00 ultimo ingresso)
  • 1 gennaio 2024 dalle 14.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)
  • 2, 3, 4, 5, 6, 7 gennaio 2024 dalle 11.00 alle 20.00 (ore 19.00 ultimo ingresso)

BIGLIETTERIA LOCALE: Biglietto d’ingresso

  • Intero: € 15
  • Ridotto: € 13 (dai 6 ai 18 anni non compiuti, over 65 con documento, studenti fino a 26 anni non compiuti con tesserino, militari con tesserino, guide turistiche con tesserino, giornalisti praticanti e pubblicisti con tesserino regolarmente iscritti all’Ordine, accompagnatori diversamente abili in compagnia del disabile, soci ICOM con tesserino)
  • Gruppi: (min.10 – max.25 persone): € 12 (1 accompagnatore gratuito) *
  • Scuole: € 7 (2 docenti gratuiti per ogni classe 104 gratuiti) *
  • *per gruppi e scuole obbligo prenotazione a info@palazzopallavicini.com di radiocuffia non fornita dal Palazzo
  • Bologna Welcome Card e Card Cultura: € 12
  • Giovedì Universitario: € 11 (con tesserino)
  • Gratuito: bambini sotto i 6 anni, disabili con certificato.
  • Biglietto Open: € 18 – Biglietto con prenotazione senza vincoli di orario e data valido fino a fine mostra
  • Diritti di prevendita online TicketOne – Call Center + €1,5 per biglietto

PREVENDITA RETE TICKETONE

Biglietto d’ingresso – Tariffe Prevendita TicketOne – Call Center TOSC

  • Biglietto Open: € 18 + € 1,5 prev. Biglietto con prenotazione senza vincoli di orario e data valido fino a fine mostra 
  • Intero: € 15 + € 1,5 prev.
  • Ridotto: € 13 + € 1,5 prev (dai 6 ai 18 anni non compiuti, over 65 con documento, studenti fino a 26 anni non compiuti con tesserino, militari con tesserino, guide turistiche con tesserino, giornalisti praticanti e pubblicisti con tesserino regolarmente iscritti all’Ordine, accompagnatori diversamente abili in compagnia del disabile, soci ICOM con tesserino

Servizi:

  • Ammessi animali di piccola taglia solo nell’apposito trasportino o in braccio
  • Appendiabiti non custodito gratuito fino ad esaurimento
  • Non sono presenti armadietti per la custodia degli oggetti
Avvertenze importanti:
  • L’accesso per persone non deambulanti o disabili in carrozzina avviene escsivamente tramite montascale a cingoli Modello Jolly Ramp D3000010 fornito da TGR con portata fino a 140 kg (peso calcolato tra persona e carrozzina, il peso totale sarà a cura dal visitatore) per due rampe di scale per un totale di 38 gradini. La scheda tecnica completa è scaricabile e visionabile al seguente link: http://tgr.it/ it/prodotti/jolly-ramp/
  • Nota per l’acquisto dei biglietti con Bonus Docenti e App18

    Si possono acquistare solo ed esclusivamente sul sito di TicketoOne al seguente link https://www.ticketone.it/campaign/carta-docente almeno 48 ore prima della visita e seguendo le indicazioni sotto riportate:

    Dal momento della generazione del buono sul sito di TicketOne per trasfrmarlo in biglietto sempre sul sito di TicketOne devono passare 48 ore. Numero assistenza Call Center TicketOne  892.101 Alla Biglietteria del Palazzo non si accettano buoni docenti o app 18.

  • *Radiocuffia per gruppi e scuole non fornita dal Palazzo per info su costi  e servizio contattare: emiliaromagna@toursound.it – tel. 0510064

A Palazzo Pallavicini dal 7 settembre 2023 torna dopo cinque anni una delle mostre più attese, Vivian Maier ” Anthology”. Una grande esposizione con 140 opere interamente dedicata alla “Tata fotografa”  La mostra a cura di Anne Morin e Francesca Bogliolo, è prodotta e organizzata da Pallavicini Srl di Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci in collaborazione con diChroma photography.

LA MOSTRA

“Perché tutte le cene sono cucinate, i piatti e le tazze lavati, i bambini mandati a scuola e fuori per il mondo. Tutto è svanito. Nessuna biografia o storia ha una parola da dire al riguardo. 
Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé

Vivian Maier (1926-2009) ha lavorato come istitutrice per più di quattro decenni dall’inizio degli anni ’50. Tutta la sua vita è passata inevitabilmente inosservata, fino a quando nel 2007 non è stato scoperto il suo corpus fotografico: un’opera colossale composta da più di 120.000 negativi, pellicole super 8mm e 16mm, registrazioni varie, fotografie varie e una moltitudine di pellicole non sviluppate. Nonostante non ci sia stato abbastanza tempo per confrontare le diverse analisi scientifiche e critiche di questo lavoro, è sembrato opportuno mostrare una selezione non esaustiva ma rappresentativa delle immagini del fotografo. Questa prima presentazione offre uno sguardo sull’occhio fine e la sottigliezza con cui Vivian Maier si è appropriata del linguaggio visivo della sua epoca.

Nel tempo libero Vivian Maier fotografava la strada, le persone, gli oggetti, i paesaggi; alla fine, ha fotografato ciò che ha visto bruscamente, per dirla semplicemente. Sapeva come catturare il suo tempo per una frazione di secondo. Ha raccontato la bellezza delle cose ordinarie, cercando nella banalità quotidiana le crepe impercettibili e le sfuggenti inflessioni del reale.

Il suo mondo erano gli altri, le persone sconosciute, anonime, che Vivian Maier ha sfiorato per un attimo, tanto che quando ha ripreso con la sua macchina fotografica è stata prima una questione di distanza – quella stessa distanza che ha reso quei personaggi i protagonisti di un aneddoto di alcuna importanza. E pur osando composizioni imperiose e sconcertanti, Vivian Maier resta sulla soglia e anche oltre la scena che fotografa, mai di qua, per non essere invisibile. Prende parte a ciò che vede e diventa lei stessa un soggetto.
I riflessi del suo volto, la sua ombra che si allunga a terra, la figura della sua silhouette, si proiettano nel perimetro dell’immagine fotografica. Vivian Maier realizza in quegli anni numerosi autoritratti con l’insistenza di chi è alla ricerca di se stessa. Coltivava una certa ossessione, meno per l’immagine in sé che per l’atto di fotografare, per il gesto, come un compimento in divenire. La strada era il suo teatro; le sue immagini un pretesto.

VIVIAN MAIER

Nata a New York nel 1926, Vivian Maier trascorre la maggior parte della sua giovinezza in Francia, dove comincia a scattare le prime fotografie. Nel 1951 torna a vivere negli Stati Uniti e inizia a lavorare come tata per diverse famiglie; una professione che manterrà per tutta la vita e che, a causa dell’instabilità economica e abitativa, condizionerà alcune scelte importanti della sua produzione fotografica. Fotografa per vocazione, Vivian non esce mai di casa senza la sua Rolleiflex e scatta compulsivamente accumulando una quantità di rullini così numerosa da non riuscire a svilupparli tutti. Tra la fine degli anni novanta e i primi anni del nuovo millennio, in gravi difficoltà economiche, vede i suoi negativi andare all’asta; parte del materiale viene acquistato nel 2007 da John Maloof che, affascinato da questa misteriosa fotografa, inizia a cercare i suoi lavori dando vita a un archivio di oltre 120.000 negativi. Un vero e proprio tesoro che ha portato alla scoperta del talento di questa straordinaria artista. 

CATALOGO

La mostra è accompagnata da un ampio catalogo edito da SKIRA, con oltre 250 immagini, molte delle quali inedite o rare. Questa monografia nasce dall’intento di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica di Vivian Maier (1926-2009), approfondendo nuovi capitoli o proponendo lavori finora inediti, come la serie di scatti realizzati durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova, nell’estate del 1959. Curata da Anne Morin, la monografia indaga i temi più caratteristici della cifra stilistica di Vivian Maier e si apre con la serie degli autoritratti in cui il suo sguardo severo si riflette negli specchi, nelle vetrine e la sua lunga ombra invade l’obiettivo; seguono le sezioni dedicate agli scatti catturati per le strade di New York e Chicago, ai ritratti ma anche ai gesti, agli atteggiamenti e alle posture delle persone fotografate; particolare attenzione viene quindi dedicata al suo interesse per il movimento e alle sequenze cinetiche da lei realizzate, alle straordinarie fotografie a colori e, soprattutto, al tema dell’infanzia, tanto caro a Vivian Maier, che l’ha accompagnata per tutto il corso della sua vita. 

PALAZZO PALLAVICINI

Originario del XV secolo e appartenuto a diverse famiglie nobiliari, si sviluppa su una superficie di circa 2000 mq. Ornato da incredibili affreschi e splendidi stucchi, fu ristrutturato nel 1680 e presenta uno scalone monumentale d’ingresso progettato “nei modi dell’architettura senatoria” perfettamente conservato. È stato un’importante corte europea e la dimora del Conte Gian Luca Pallavicini, condottiero e ministro di Carlo VI d’Asburgo e di sua figlia, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, madre di Maria Antonietta. Nella Sala della Musica, il 26 Marzo del 1770, si esibì un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozar